I mali che fuggi sono in te.— Lucio Anneo Seneca
I mali che fuggi sono in te.
L'impedimento principale al nostro sviluppo è che ci sentiamo troppo presto e facilmente contenti di noi.
Fai ogni cosa come se qualcuno ti guardasse.
Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Ogni evento che si è aspettato a lungo, giunge più sopportabile.
Non fate il male, e il male non esisterà.
Il concetto di rappresentare il male e poi distruggerlo è considerato importante, ma penso che ormai sia marcio. Questa idea che ogni volta che succede qualcosa di male, qualcuno in particolare può essere accusato e punito, nella vita così come nella politica non trova speranza.
I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
Se il mondo va male è perché io stesso vado male.
Si sa che talvolta satana viene come un uomo di pace.
Niente può essere un male quand'è secondo natura.