Non puoi credere che uno diventi felice se rende infelici gli altri.
Non c'è cosa tanto avversa in cui un animo giusto non sappia trovare qualche consolazione.
La nostra insensatezza è evidente: secondo noi compriamo unicamente ciò per cui sborsiamo del denaro, e definiamo gratuito quello per cui paghiamo di persona.
Arte non è, se ottien l'effetto a caso.
Uno solo è il bene, causa e fondamento della felicità: la fiducia in sé stessi.
Tollera ciò che accade come se avessi voluto che accadesse.
La felicità è costellata di sventure evitate.
Ricchezza, fama, tutto puoi perdere, ma questa felicità nell'intimo del tuo cuore può soltanto velarsi, e si rinnoverà sempre finché vivrai. Finché puoi guardare il cielo senza timore, sappi che sei intimamente puro e che ridiverrai comunque felice.
La felicità più che altro è un desiderio, è un'utopia.
Tutti hanno diritto di essere felici a modo loro.
La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevate di aver lasciato aperta.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Nessun essere umano può capire veramente un altro, e nessuno può fare la felicità di un altro.
Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità, costituisce il sommo bene di un mondo possibile.
Ogni felicità è un capolavoro.
È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.