Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo.— Lucio Anneo Seneca
Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo.
Siate persuasi che è ben difficile essere sempre il medesimo uomo.
Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi.
Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi.
Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta.
Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire.
Quando vi parlano di una fortuna considerevole è bene osservare: sì, ma è veramente solida?
L'amico sicuro si riconosce nell'incerta fortuna.
Anche per i più grandi uomini di stato fare politica vuol dire improvvisare e sperare nella fortuna.
La fortuna è la massima delle virtù.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
È più facile ottenere un favore dalla fortuna piuttosto che trattenerla.
Gli accidenti della fortuna si riparono facilmente: quello a cui non possiamo porre riparo sono gli eventi che nascono incessantemente dalla natura delle cose.
La fortuna può dire a molti, io non ho maggior potere di beneficarti, ma nessuno può mai vantarsi, e dire alla fortuna, tu non hai forza di nuocermi davantaggio e di aumentare i miei dolori.
Con un colpo di fortuna spesso si ottiene quello che non si è ottenuto con la fatica.
La fortuna è un dio fra gli uomini, e più che un dio.