Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza.
Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Chi si adatta bene alla povertà è ricco.
Il saggio è autosufficiente non nel senso che vuole essere senza amici, ma che può stare senza amici; e questo "può" significa che, se perde un amico, sopporta con animo sereno.
Il valore senza avversario ristagna.
Estremamente breve e travagliata è la vita di coloro che dimenticano il passato, trascurano il presente, temono il futuro: giunti al momento estremo, tardi comprendono di essere stati occupati tanto tempo senza concludere nulla.
Chiediti ogni giorno: "oggi ho fatto qualcosa di gentile?" Fai della gentilezza un'abitudine e cambierai il tuo mondo.
Se un uomo è gentile e cortese con gli estranei si dimostra cittadino del mondo.
Le parole gentili sono brevi e facili da dire, ma la loro eco è eterna.
È una gentilezza rifiutare immediatamente quello che intendi negare.
Se non ci dessero nulla coloro che non ci devono nulla, poveri noi!
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
Le persone che conoscono il dolore sono più disposte ad essere gentili con gli altri, e questo non è segno di debolezza.
Oggi non si insegna più a dire grazie. Viene preso per scontato il ricevere un regalo o una gentilezza.
Diffidate delle gentilezze degli uomini. La donna che vede un uomo ai suoi piedi farà bene a non dimenticare che è proprio questa posizione che Jacques Clément trovò la più comoda per pugnalare Enrico III.
Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che probabilmente ne hanno più bisogno.