I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno.
Un tempo si cercava l'amicizia, oggi il profitto.
L'ignoranza è la causa della paura.
Ogni giorno deve essere organizzato come se fosse l'ultimo e concludesse la nostra vita.
Non c'è niente che giovi quanto starsene tranquilli e parlare pochissimo con gli altri e il più possibile con sé stessi.
Anche la vita, se manca il coraggio di morire, è una schiavitù.
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
Ma ne li vizi abominandi e brutti non pur gli altri adeguò, ma passò tutti.
Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai.
Non c'è vizio che non possa trovar difesa.
Il vizio non può credere alla virtù per quella ragion medesima per cui la vigliaccheria non può credere all'eroismo.
Pregare, altro vizio solitario.
Gli dei sono strani. Non si servono solo dei nostri vizi per flagellarci. Essi ci spingono alla rovina anche per mezzo di quanto in noi è onesto, gentile, umano, tenero.
Il vizio è la virtù che ha perso la pazienza.
Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l'odio.