Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, e tu sei lontana, lontana da me.— Sergio Endrigo
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, e tu sei lontana, lontana da me.
Sono 53 anni che mi guadagno il pane cantando, ma confesso di essere stanco. Mi piacerebbe andare in pensione e, magari trasferirmi in Brasile, con il mio pappagallo che vive con me da 37 anni.
Quando sei con i tuoi anche se lontano, non desideri la tua terra.
Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.
Da quando esiste l'aereo, neanche i parenti più lontani sono più quelli di una volta.
Tutto ciò che si allontana da noi si rimpicciolisce.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Diventammo l'una per l'altra frammenti di voce, senza mai nessuna verifica dello sguardo.
Ho visto Lila per l'ultima volta cinque anni fa, nell'inverno del 2005. Stavamo passeggiando di buon mattino lungo lo stradone e, come ormai da anni, non riuscivamo a sentirci a nostro agio.
L'amore è come il fuoco: senz'alimento si spegne.
Eros, il desiderio, è figlio di Penia, la mancanza.
La lontananza e la lunga assenza vanno a scapito di ogni amicizia.