Non cancelleranno l'amore, né le liti, né le distanze. È pensato, provato, riprovato. Innalzando solennemente i versi come le dita, lo giuro: amo di un amore immutabile e fedele.
— Vladimir Majakovskij
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La nostra interpretazione
L’autore descrive un sentimento che resiste a ogni tentativo di essere annullato. Non sono le discussioni, gli attriti o la lontananza fisica a determinarne la fine, perché questo legame è stato attraversato consapevolmente in tutte le sue fasi: pensato, messo alla prova, rimesso continuamente in questione, eppure rimasto saldo. C’è l’idea di un amore che non nasce da un impulso momentaneo, ma da un percorso di verifica interiore, quasi un esame di coscienza reiterato, al termine del quale non resta dubbio sulla sua autenticità. L’uso del giuramento mette in campo una dimensione solenne, come se il sentimento venisse proclamato davanti a un tribunale invisibile. L’amore viene definito immutabile e fedele, non perché privo di difficoltà, ma perché attraversa il conflitto senza dissolversi. La fedeltà, in questo quadro, non è solo assenza di tradimento, ma stabilità del cuore, coerenza con un impegno preso, disponibilità a restare anche quando il tempo e le circostanze sembrano minacciarne la permanenza. Ne emerge un’idea di amore come scelta ferma, più forte dei contrasti e delle separazioni, capace di conservarsi integro nonostante la vita lo metta continuamente alla prova.
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