Io desidero che si possa essere maggiormente estranei.— William Shakespeare
Io desidero che si possa essere maggiormente estranei.
Mi parve di udire una voce che diceva: "Non dormire più! Macbeth ha ucciso il sonno".
Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.
Ho sciupato il tempo, e ora il tempo sciupa me.
Chi dorme non sente il mal di denti.
Ho imparato che non posso esigere l'amore di nessuno. Posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto.
Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.
Non c'è rabbia nella sua voce. Solo vuoto, ed è peggio. Il ragazzo del pane sta già scivolando via da me.
Io so soltanto che preferirei parlare con te, ma siccome sono costretto a scrivere perché sei distante un milione di chilometri... allora devo scrivere qualunque cosa, qualunque cosa o tutto, così come viene.
Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.
Non è un bene cercare di mantenere le vecchie amicizie. È doloroso per entrambe le parti. Il fatto è che si finisce con l'esaurire i contatti con le persone, e la sola cosa da fare è affrontare questa realtà.
Ci sono momenti in cui so che tra coloro che si amano non c'è alcuna distanza.
Se si allontanano i corpi, si dividono le menti e i sentimenti diventano di cartone.
È incredibile come persone che sono sempre state vicine possano diventare all'improvviso estranee.
Sarei stata lontana, finalmente libera, o così mi sembrava, ma la verità è che ci portiamo sempre tutto con noi.
La solitudine non la si trova, la si crea.