Il pensiero cerca il travestimento dell'arguzia perché in tal modo si raccomanda alla nostra attenzione, può sembrarci più significativo, più valido, ma soprattutto perché questa veste corrompe e disorienta la critica.
Nella vita psichica esistono processi e tendenze di cui il soggetto non sa assolutamente nulla, non sa nulla da lungo tempo, forse addirittura non ha mai saputo nulla.
La sola religione sa rispondere alla domanda circa uno scopo della vita. È difficile sbagliare concludendo che l'idea di uno scopo della vita sussiste e cade insieme con il sistema religioso.
Nel momento in cui ci si chiede il significato ed il valore della vita, si è malati.
In luogo delle istituzioni religiose e sociali, noi troviamo presso gli Australiani il «totemismo». Le tribù si dividono in piccoli gruppi, ognuno dei quali prende il nome dal suo totem.
Psicoanalisi. Una professione di curatori laici di anime, i quali non hanno bisogno di essere medici, e non dovrebbero essere sacerdoti.
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
Guardiamo poco il cielo perché i nostri pensieri tendono al basso.
Le opinioni si riproducono per divisione, i pensieri per germinazione.
Nei nostri pensieri ha molta più parte la volontà che l'intelligenza.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
Un pensiero libero non può mai essere imprigionato.
Il pensiero è sempre immorale. L'essenza sua è distruttiva. Se si pensa a una cosa la si uccide, nulla sopravvive alla riflessione.
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