I miei pensieri sono le mie puttane.— Denis Diderot
I miei pensieri sono le mie puttane.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
Il vero martire attende la morte. Il fanatico le corre incontro.
Imbecilli mortali! Pensate di essere capaci di comprendere le passioni che la Natura ha posto dentro di noi, ma esse sono opera di Dio. Volete distruggere queste passioni, restringerle in angusti confini.
L'ignoranza e la mancanza di curiosità sono due guanciali molto morbidi, ma per trovarli tali occorre avere una testa ben fatta come Montaigne.
Nei nostri pensieri ha molta più parte la volontà che l'intelligenza.
I pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni: sempre più oscuri, più vani, più semplici di queste.
A uno che ha molto pensato, ogni nuovo pensiero che sente o legge, appare subito in forma di catena.
Il pensiero può essere elevato senza avere l'eleganza, ma, nella misura in cui non avrà eleganza, gli verrà meno la capacità di agire sugli altri. La forza senza la destrezza è una semplice massa.
La nostra testa è rotonda per permettere ai pensieri di cambiare direzione.
Il primo dovere di ogni pensiero è quello di affrontare il groviglio di valori e disvalori di cui s'intesse, nella sua grandezza e nel suo cinismo, la storia. La semplificazione ottiene l'effetto opposto.
Il pensiero consola di tutto, a tutto rimedia. Se talvolta è lui a farvi del male, chiedetegli il rimedio relativo: lo avrà senz'altro.
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
Tutti i miei pensieri sono uno solo. Perché non ho mai smesso di pensare.
La vera vita del pensiero dura soltanto fino al confine delle parole: oltre il pensiero muore.