I miei pensieri sono le mie puttane.
Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto.
Imbecilli mortali! Pensate di essere capaci di comprendere le passioni che la Natura ha posto dentro di noi, ma esse sono opera di Dio. Volete distruggere queste passioni, restringerle in angusti confini.
Per essere un perfetto cristiano bisogna essere ignorante, credere ciecamente, rinunciare a tutti i piaceri, agli onori, alle ricchezze.
Se la ragione ci è stata offerta dal Cielo e lo stesso si può dire della fede, allora il Cielo ci ha presentato due doni incompatibili e contraddittori.
Se la mia ragione viene dall'alto, è la voce del cielo che mi parla attraverso di essa; bisogna che l'ascolti.
A leggere nel pensiero di certa gente si rischiano solo delusioni.
La chiave di ogni uomo è il suo pensiero.
Quando il nostro pensiero intuisce qualche verità nuovissima, ci sembra sempre che siamo ritornati in noi stessi sulle rive del nostro antico essere, che si sollevi il velario dell'oblio.
Nei nostri pensieri ha molta più parte la volontà che l'intelligenza.
Il pensiero assoluto è antisociale, antigregario, forse autistico. È una lebbra che cerca l'isolamento.
Guardiamo poco il cielo perché i nostri pensieri tendono al basso.
Tutti i miei pensieri sono uno solo. Perché non ho mai smesso di pensare.
I propri pensieri non devono essere sempre necessariamente nuovi. Ma è facile che colui che ha un nuovo pensiero lo abbia da un altro.
La gente che trova le parole già pronte non sa che avrà i pensieri già fatti.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.