La maggior forza dell'uomo a tutte le età è che egli si dia un futuro.— Silvio Ceccato
La maggior forza dell'uomo a tutte le età è che egli si dia un futuro.
Occorre far incontrare bambini e ragazzi con l'eccezione, ché a fargli incontrare la normalità ci pensa la vita.
La differenza tra l'uomo della strada e lo scienziato è dunque questa, che se l'uno riprova lo fa per una immediata necessità, curiosità accidentale, diletto, mentre l'altro lo fa di mestiere.
L'invidioso è destinato a non godere mai.
Nessuna gioia è più grande del sentire la propria mente che si espande.
Non sono i carichi di oggi che conducono gli uomini alla pazzia. Sono i rimpianti sul passato e la paura del domani. I rimpianti e la paura sono due ladroni che ci derubano dell'oggi.
Per conquistare il futuro, bisogna prima sognarlo.
Essere contemporanei significa porre l'accento su quanto, nel presente, delinea qualcosa del futuro.
Purtroppo noi non siamo esseri sospesi in bolle di sapone vaganti felici per l'aria; c'è un prima e un dopo nelle nostre vite e questo prima e dopo intrappola i nostri destini, si posa su di noi come una rete sulla preda.
Quando posticipiamo le cose ad un momento futuro - probabilmente mitico - la terra del dopo, non facciamo altro che trascinare il passato nel futuro. Il fardello dell'incompletezza di ieri è un carico pesante da gestire. Non portarlo.
Chi parla dell'avvenire è un cialtrone, è l'adesso che conta. Invocare i posteri, è parlare ai vermi.
Non soffro di rimpianti. Avessi cent'anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani.
Il passato è solo il presente diventato invisibile e muto; e dato che è invisibile e muto, le suo occhiate memorizzate e i suoi mormorii sono infinitamente precisi: Noi siamo il passato del domani.
La nostra immaginazione è il solo limite a ciò che possiamo sperare di avere in futuro.
Il presente è vostro; il futuro, per il quale sto realmente lavorando, è mio.