È un errore confondere ciò che è strano con ciò che è misterioso.— Arthur Conan Doyle
È un errore confondere ciò che è strano con ciò che è misterioso.
Viviamo in un mondo malvagio, e quando un individuo intelligente decide di dedicarsi al crimine, è davvero la cosa peggiore.
Il lavoro è il miglior antidoto alla tristezza.
La vita non è forse tutta patetica e inutile? Raggiungiamo qualcosa, l'afferriamo. E alla fine, cosa ci resta in mano? Un'ombra. O peggio che un'ombra l'infelicità.
Si dice che il genio sia infinita pazienza. Come definizione è pessima, ma calza a pennello al lavoro dell'investigatore.
In nove casi su dieci la statura di una persona si può calcolare dalla lunghezza del suo passo.
I misteri sono nutrimenti, potenze eccitanti; le spiegazioni sono misteri digeriti.
Uomini-uccello. Alberi di melo in fiore. Il grande mistero.
Siamo soliti seguire il misticismo, perché sappiamo dove conduce, ma nel caso in cui ci conduce lontano, la via diventa mistica, oscura e misteriosa.
Il mistero orribile appeso sopra di noi in questa casa entra nella mia testa come liquore, e mi fa impazzire.
Una cosa che si chiarisce smette di interessarci. Che cosa intendeva quel dio che suggerì: "Conosci te stesso!"? Intendeva forse: "Smettila di importare a te stesso! Diventa obiettivo!"? E Socrate? E l''essere umano scientifico'?.
So di potercela fare, disse Tod Downy prendendo un'altra pannocchia di granturco dalla scodella fumante, sono sicuro che con il tempo non resterà più una briciola di lei e la sua morte diventerà un mistero anche per me.
Se un bambino deve tenere vivo il suo senso innato di meraviglia, ha bisogno della compagnia di almeno un adulto con cui condividerla, riscoprendo con lui la gioia, l'eccitazione e il mistero del mondo in cui viviamo.
Il mondo è pieno di questi esseri incompleti che camminano su due piedi e degradano l'unico mistero che rimane: Il sesso.
Era qualcosa di più semplice: una certa distanza, prodotta da quella capacità che ogni essere umano possiede di trasformarsi in stella lontana, e che poi costituisce il mistero della propria identità.
Avere paura di quello che non si conosce è una reazione naturale, e chi non ce l'ha non vive a lungo.