Le sventure che più colpiscono gli uomini sono quelle scelte da loro.— Sofocle
Le sventure che più colpiscono gli uomini sono quelle scelte da loro.
Non indagare tutto: tante cose è meglio che restino nascoste.
Chi ha paura non fa che sentir rumori.
La vita più dolce sta nel non avere alcun pensiero.
Non conviene riempire di miele un vaso che sa di aceto.
La voce smaschera gli intenti, i gesti bassi.
Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna che un uomo potesse avere.
La sorte più misera dà sicurezza: infatti non v'è paura di peggioramento.
In ogni avversità della sorte la condizione che genera più infelicità è l'essere stati felici.
A nessuno va male per molto tempo, se non per colpa sua.
Nella sfortuna dei nostri migliori amici troviamo qualcosa che non ci è ingrato del tutto.
Le cose vanno bene in modo da andare male.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
L'ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona.
È più difficile sopportare la buona che la cattiva sorte.
Non c'è vergogna a protestare contro la cattiva sorte.