Il tiranno muore e il suo governo è finito; il martire muore e il suo governo inizia.— Kierkegaard
Il tiranno muore e il suo governo è finito; il martire muore e il suo governo inizia.
La fede comincia appunto là dove la ragione finisce.
Il voler giocare a nascondersi si sconta sempre nel modo più naturale, col diventar misteriosi a se stessi.
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell'incontrarlo.
La maggior parte degli uomini inseguono il piacere con tanta fretta impetuosa che che lo scavalcano frettolosamente.
Il paganesimo aveva un dio per l'amore ma non per il matrimonio; il cristianesimo ha, oserei dire, un dio per il matrimonio ma non per l'amore.
La tendenza naturale di ogni governo è di peggiorare costantemente, cioè di crescere in modo più soddisfacente per coloro che lo costituiscono e meno soddisfacente per coloro che lo sostengono.
Ogni persona decente si vergogna del governo sotto il quale vive.
Ci sono quattro pilastri su cui si poggia la cultura occidentale: la chiesa, la stampa, il mercato e i governi. E ogni giorno che passa, è sempre più il mercato a dettar legge. Ormai è tutto un business del cazzo. Ma non ci sono solo i soldi nella vita!
La migliore forma di governo è quella che è con più probabilità previene la maggior quantità di male.
Vi ha nulla di più tirannico di un governo che pretende di essere paterno.
Quando gli uomini controlleranno i governi, gli uomini non avranno bisogno dei governi; fino ad allora siamo fregati.
Il governo non deve essere guidato dall'eccitazione temporanea, ma dalla sobrietà del pensiero.
Il governo è come un bambino. Un canale alimentare con un grande appetito ad un estremità e nessun senso di responsibilità dall'altra parte.
Si libererà l'energia dell'atomo, si viaggerà fra gli astri, si prolungherà la vita, si guarirà la tubercolosi e il cancro, ma non si troverà il segreto di farsi governare da uomini meno indegni.
Gli uomini si governano con la testa. Non si gioca a scacchi col buon cuore.