È l'incredibilità dell'esperimento che aiuta a spiegare, non a scusare, il plauso, anch'esso intellettuale, che in Occidente lo accompagnò.
Il comunismo non toglie a nessuno potere d'appropriarsi la sua parte dei prodotti sociali, esso non toglie che il potere di assoggettare coll'aiuto di quest'appropriazione, il lavoro degli altri.
Il comunismo è morto di comunismo. Il moloch ha divorato se stesso.
Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Il comunismo è un indovinello incartocciato in un enigma e rinchiuso in un mistero.
Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
Il comunista è colui che è dalla parte di chi lavora.
C'era una cosa nel campo che ci disturbava non poco, togliendoci quella pace e quella serenità che ci erano tanto care. Era l'assillante propaganda politica affidata a comunisti italiani rifugiati in Russia.
I comunisti hanno sempre svolto un ruolo attivo nella lotta dei paesi coloniali per la loro libertà, perché gli obiettivi a breve termine del comunismo avrebbero dovuto sempre corrispondere con gli obiettivi a lungo termine dei movimenti per la libertà.
Il comunismo è che se entri in una casa e mangiano della minestra, ti diano della minestra, anche se sei stagnino, e se mangiano del panettone, a Natale, ti diano del panettone. Ecco cos'è il comunismo.
Login in corso...