Ho cominciato a dubitare del comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano.
Dietro la frase: "Mio figlio è un piccolo genio" c'è sempre un genitore idiota.
Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Il comunismo è come il proibizionismo: l'idea era buona, ma non ha funzionato.
Noi comunisti veniamo da lontano ed arriveremo lontano.
Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato. A condizione, appunto, di essere agìto non come una risposta precotta, ma come una ricerca comune e una domanda radicale sulla espropriazione di senso anche della vita, in questa fase storica.
Credo che l'istituzione mussoliniana di una terza via in alternativa al comunismo sia ancora attualissima.
Il comunismo è la mediazione e l'organizzazione politica di ogni male, al fine di consentire, a una classe dirigente parassitaria e brutale, la gestione di ogni forma di potere sulle spalle degli ultimi.
L'Europa in cui siamo costretti a vivere è un'Europa profondamente comunista, livellata verso il basso, che impedisce lo sviluppo delle singole nazioni.
Il comunismo progredisce in Italia perché i nemici del comunismo, sia pure contro la propria volontà, collaborano con il comunismo. Si collabora con il comunismo anche quando lo si combatte non nel modo giusto.
Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
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