Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi.
La massima del popolo inglese è: Business as usual.
In guerra, la massima "la sicurezza innanzi tutto" porta diritto alla rovina.
La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.
Non discutere sulle difficoltà. Le difficoltà lo faranno da sole.
Nei paesi più progrediti del mondo occidentale, di fronte all'impressionante fenomeno del neocapitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale, che differenza c'è ancora tra borghese e proletario?
Il capitalismo è la sbalorditiva convinzione che il più malvagio degli uomini farà la più malvagia delle azioni per il massimo bene di tutti.
Benché il capitalismo sia, in linea di principio, fortemente individualista, esso ha contribuito in pratica a rafforzare la tendenza all'integrazione, proprio perché ha reso le nostre vite sempre più interdipendenti.
Il capitalismo odierno, giunto all'egemonia nella vita economica, si crea e educa, per via della selezione economica, i soggetti economici, imprenditori ed operai, di cui abbisogna.
La crisi politica del capitalismo riflette la crisi generale della cultura occidentale, che si manifesta in una diffusa sensazione di incapacità a comprendere il corso della storia o a gestirlo secondo una linea razionale.
Capitalismo è convertire lussi in necessità.
Il capitalismo nasce quando non è più lo scambio di merci a servirsi del denaro, ma il denaro a servirsi della merce, quando cioè l'incremento del denaro in quanto profitto privato è lo scopo della produzione di merci.
Il capitalismo è sopravvissuto al comunismo. Bene, ora si divora da solo.
Questo è il vero genio del capitalismo: impacchettare, mettere l'etichetta con il prezzo sui sogni degli uomini. Mai valutarci al di sopra della nostra mediocrità.
Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente.
Dicono che ci siano solo due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
Le risorse morali sono la leva fondamentale della costruzione del comunismo nella società umana.
Il comunismo non toglie a nessuno potere d'appropriarsi la sua parte dei prodotti sociali, esso non toglie che il potere di assoggettare coll'aiuto di quest'appropriazione, il lavoro degli altri.
Non sono mai stato comunista, ma se lo fossi stato non me ne vergognerei.
È l'incredibilità dell'esperimento che aiuta a spiegare, non a scusare, il plauso, anch'esso intellettuale, che in Occidente lo accompagnò.
Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società.
Il comunismo ha fallito? E noi ci riproviamo.
Per noi in Russia, il comunismo è un cane morto, mentre, per molte persone in occidente è ancora un leone vivente.
Noi comunisti veniamo da lontano ed arriveremo lontano.
In una parola, l'uomo sa di essere miserabile: è dunque miserabile, poiché lo è; ma è ben grande, poiché lo sa.
L'Italia non è un paese povero, ma un povero paese.
Nei bei giorni d'estate, quando un ardente sole incendia le vie, un chiarore biancastro cade dai vetri sporchi e si trascina miseramente nel passaggio. Nei brutti giorni d'inverno, nelle mattinate di nebbia, i vetri gettano soltanto oscurità sulle pietre viscide, oscurità sporca e ignobile.
Solo per i miseri il mondo è miserabile, solo per i vuoti è vuoto.
L'eroina. La droga dei miserabili.
Quando musica e miseria diventan cosa sola.
La vera povertà è meno una questione di reddito che una condizione mentale.
All'uomo che ha soltanto un martello, ogni cosa che vede inizia a somigliare ad un chiodo.
Chi non ha figli sfugge a parecchia miseria.
La saggezza del disgraziato nasconde ancora il desiderio di esser felice; la vera saggezza è quella dell'uomo felice.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell'amore che non abbiamo donato. L'amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l'eternità.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
Ricca nave dal porto appena uscita Carca non pur di perle e d'oro e d'ostro, Ma di tutto il tesor del secol nostro, A solcar l'aspro mar di questa vita.
Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all'ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l'indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto.
Uno squilibrio fra il ricco ed il povero è il più vecchio e mortale alimento per tutte le repubbliche.
È da desiderare piú l'onore e la riputazione che le ricchezze.
E' veramente difficile per me dire cosa sia una persona ricca e cosa sia una persona non ricca.
L'operaio diventa tanto più povero quanto più produce ricchezza L'operaio diventa una merce tanto più a buon mercato quanto più crea merci.
Il ricco possiede la sicurezza di colui che non si sente in stato di inferiorità.
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