Il comunismo è l'esasperazione del cancro burocratico che ha sempre roso l'umanità.
Il sentimento della famiglia è un sentimento inferiore, quasi animale, creato dalla paura delle grandi belve libere e delle notti gonfie d'agguati e d'avventure. Nasce coi primi segni della vecchiaia che screpolano la metallica gioventù.
Già per troppo tempo l'Italia e stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagl'innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.
Facciamo coraggiosamente il «brutto» in letteratura, e uccidiamo dovunque la solennità.
Queste due malattie italiane: l'avvocato e il professore.
Un Montecarlo di tutte le letterature.
Credo che l'istituzione mussoliniana di una terza via in alternativa al comunismo sia ancora attualissima.
Ma prima o poi i poveri si accorgeranno: se i ricchi stanno con i comunisti o c'è qualcosa che non va nei ricchi o c'è qualcosa che non va nei comunisti.
I comunisti possono riassumere le loro teorie in questa proposta: abolizione della proprietà privata.
C'era una cosa nel campo che ci disturbava non poco, togliendoci quella pace e quella serenità che ci erano tanto care. Era l'assillante propaganda politica affidata a comunisti italiani rifugiati in Russia.
Non parliamo del comunismo. Il comunismo era solo un'idea, solo confusione nel cielo.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
È l'incredibilità dell'esperimento che aiuta a spiegare, non a scusare, il plauso, anch'esso intellettuale, che in Occidente lo accompagnò.
Il comunismo ha fallito? E noi ci riproviamo.
Dicono che ci siano solo due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.
Il comunismo è morto di comunismo. Il moloch ha divorato se stesso.
Login in corso...