L'aforisma di Sully Prudhomme esplora la natura della virtù, presentandola come una forza interiore che agisce senza l’aspettativa di riconoscimento esterno. La virtù è qui rappresentata come un principio intrinseco che si compiace delle proprie azioni semplicemente per il fatto stesso dell'essere giuste o corrette, indipendentemente dalle conseguenze immediate o dallo status sociale conseguito attraverso queste azioni. Prudhomme sottolinea la durezza e l’impegno necessari alla virtù quando afferma che essa pone prove di dolore al coraggio, evidenziando così il costo emotivo dell'adempimento morale. Tuttavia, in questo processo difficile viene offerta una ricompensa profonda: non un trionfo materiale o sociale, ma la pura consapevolezza della propria dignità interiore e del valore intrinseco delle azioni compiute.