Io sono convinta che la scrittura non serva per farsi vedere ma per vedere.
Purtroppo noi non siamo esseri sospesi in bolle di sapone vaganti felici per l'aria; c'è un prima e un dopo nelle nostre vite e questo prima e dopo intrappola i nostri destini, si posa su di noi come una rete sulla preda.
La filosofia e il sole si assomigliano, entrambi devono cacciare la notte ‐ la notte fisica e la notte della mente ‐ quella che fa vivere l'uomo annegato in un oceano di superstizione.
Il passato non si può più modificare e il futuro non ci appartiene di diritto. Ciò che esiste davvero è il presente. Solo l'attimo ha importanza.
Quando si lacera, il cuore che rumore fa? Il tonfo di una spugna inzuppata o il sibilo di un fuoco pirotecnico bagnato dalla pioggia?
Quando si scrive con facilità, si crede sempre di avere più talento di quanto se ne ha. Per scrivere bene, ci vuole una facilità naturale e una difficoltà acquisita.
La scrittura è l'ignoto. Prima di scrivere non si sa niente di ciò che si sta per scrivere e in piena lucidità.
La scrittura ha cessato di essere la prosa del mondo; le somiglianze e i segni hanno sciolto la loro antica intesa; le similitudini deludono, inclinano alla visione e al delirio; le cose restano ostinatamente nella loro ironica identità: sono soltanto quello che sono.
Bisogna interrompere di tanto in tanto il flusso della scrittura. Per evitare che dal rubinetto scorra sempre la medesima acqua.
La scrittura esige virtù scoraggianti, sforzi, pazienza; è un'attività solitaria in cui il pubblico esiste solo come speranza.
La pittura rappresenta al senso con piú verità e certezza le opere di natura, che non fanno le parole o le lettere, ma le lettere rappresentano con piú verità le parole al senso, che non fa la pittura.
Penso che la scrittura sia una sorta di identificazione. Soltanto se fai vedere al lettore la scena usando un occhio interno riesci a mantenere la sua attenzione.
Scrivere è abusare della sensazione, renderla male; è il contrario dell'Acqua che si depura scorrendo.
Esprimi il tuo pensiero in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito, in modo pittoresco perché sia ricordato e, soprattutto, in modo esatto perché i lettori siano guidati dalla sua luce.
Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.