Io sono convinta che la scrittura non serva per farsi vedere ma per vedere.
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Si può entrare in dialogo diretto con lo spirito attraverso il silenzio. La vita spirituale è vita piena.
L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza, emozioni, complicità e perché è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità.
I morti non esistono, esiste soltanto una maniera diversa in cui essere vivi.
La grandezza non contempla mai la facilità.
Distrarsi vuol dire soccombere.Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Susanna Tamaro
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Per parte mia, non faccio che rivolgergli complimenti di questo genere, e faccio tutto quanto è in mio potere per mantenere occupata la sua fantasia quanto la mia.
La scrittura ha cessato di essere la prosa del mondo; le somiglianze e i segni hanno sciolto la loro antica intesa; le similitudini deludono, inclinano alla visione e al delirio; le cose restano ostinatamente nella loro ironica identità: sono soltanto quello che sono.
Scrivere un libro è un po' come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno.
Non è la bellezza che mi conduce a te, scrittura, bensì la perdizione dell'anima.
Scrivere è abusare della sensazione, renderla male; è il contrario dell'Acqua che si depura scorrendo.
Il bello è che scrivere è un altro modo di cagare e masturbarsi.
Scrivere è continuare, inseguire al di là della tenebra quel fanalino fuggente che è l'uomo.
La scoperta della scrittura avrà l'effetto di produrre la dimenticanza nelle anime che l'impareranno, perché, fidandosi della scrittura, queste si abitueranno a ricordare dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da sé medesime.
La scrittura e le cose non si somigliano. Tra esse, Don Chisciotte vaga all'avventura.
Cogito ergo sum, ergo scrivo, ergo mi autopubblico, ergo mi autoleggo e chi s'è visto s'è visto. Stringi stringi: che bisogno c'è dell'editore? Mi pubblico io. Che bisogno c'è del lettore? Mi leggo io.