L'arma che causa i maggiori danni ad Internet è la tastiera.— Sven Nielsen
L'arma che causa i maggiori danni ad Internet è la tastiera.
I social network devono il loro successo in termini di coinvolgimento dell'utente.
Google, è di fatto quel che di più simile all'invenzione della stampa ci sia stato dato di vivere.
Il web ci ha insegnato il potere dell'effetto di rete: quando connettete le persone e le idee, esse crescono.
Google non ha nemmeno dieci anni di vita, ed è già nel cuore della nostra civiltà.
Forse lei avrebbe proibito Internet per tenere aperte le biblioteche.
Autorizzate la condivisione online dei vostri testi, facendo però presente che sarà necessario citare fonte ed autore del contenuto.
Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: "Il Web è morto, viva il Web", rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee.
L'attenzione media di tutti noi telespettatori è calata, dopo un minuto lento, cambiamo subito canale perché ormai siamo abituati a condurre una vita "multi-tasting", con più telefoni, facebook e youtube.
Internet conta per lo sviluppo del Paese più del petrolio. Muove informazioni, processi, dati, intelligenze. Non va controllato, va sviluppato.
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli.