Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.— Thomas Szasz
Lo stupido non perdona e non dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
Marx ha detto che la religione è l'oppio dei popoli. Negli Stati Uniti, oggi, gli oppiacei sono la religione del popolo.
Due errori non fanno una cosa giusta, ma fanno una buona scusa.
Quando un prete benedice l'acqua, la fa diventare santa, e, in tal modo, portatrice dei più benefici poteri. In modo analogo, quando uno psichiatra maledice un essere umano, esso diventa uno schizofrenico, e, in tal modo, portatore dei più malefici poteri.
Come "divino" e "demoniaco", "schizofrenico" è un concetto meravigliosamente vago nel suo contenuto e terribilmente spaventoso nelle sue implicazioni.
La saggezza della natura è tale che ella non produce niente di superfluo o inutile.
È stato detto, che il più pazzo popolo del mondo sarebbe un popolo di savi, come il più cattivo esercito sarebbe un esercito di capitani.
Chi è saggio non parla mai di ciò che non può tramutare in azione.
A volte la sapienza più grande consiste nel non sapere o nel fingere di non sapere.
Chi manda la lingua avanti al pensiero non ha del saggio.
C'è un'alchimia nel dispiacere. Esso può essere tramutato in saggezza, la quale, se non porta la gioia, può tuttavia portare felicità.
Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
Niente di sbagliato nell'avere l'aspetto di un folle se ciò che stai facendo è davvero saggio.
Il saggio non dice tutto quello che pensa, ma pensa tutto quello che dice.
Come al saggio si addice un incedere contegnoso, così gli si addice un eloquio cauto, non avventato.