L'ira senza forze è vana.— Tito Livio
L'ira senza forze è vana.
Mai gli uomini indietreggiano davanti a un ostacolo se saranno proposti grandi premi a chi tenta grandi imprese.
Una pace certa è preferibile e più sicura di una vittoria sperata.
Non sappiamo sopportare né i nostri vizi né i loro rimedi.
A cattivo principio cattiva fine.
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti.
Ero arrabbiato con il mio amico: Io glielo dissi, e la rabbia finì. Ero arrabbiato con il nemico: Non ne parlai, e la rabbia crebbe.
A poco serve l'ira se non è sostenuta da adeguate forze.
Sappiate questo, miei diletti fratelli. Ogni uomo dev'essere pronto a udire, lento a parlare, lento all'ira; poiché l'ira dell'uomo non opera la giustizia di Dio.
Tutte le passioni immoderate ci portano danno alla vita civile, ma nessuna è più perniciosa dell'iracondia.
La rabbia che si manifesta ci mostra che non eravamo in sintonia con la nostra sensibilità più profonda. Quindi non dobbiamo reprimere la rabbia, bensì parlare con essa.
L'ira è il ricordo di un odio nascosto o di un rancore.
Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira.
L'ira trasforma nel suo contrario tutto ciò che è ottimo e giustissimo. Non consente che si ricordi di alcun dovere colui che da essa è posseduto: fa di un padre un avversario, d'un figlio un parricida, d'una madre una matrigna, d'un cittadino un nemico, d'un re un tiranno.
Un adirato può non essere irascibile, un irascibile, talvolta, può non essere adirato.