Il nome della libertà riconquistata è dolce a sentirsi.— Tito Livio
Il nome della libertà riconquistata è dolce a sentirsi.
Le lotte fra le fazioni furono sempre e saranno per i popoli di maggior danno, che non le guerre esterne, che non la fame, le epidemie.
Nulla corre più veloce della fama.
A cattivo principio cattiva fine.
I popoli, come gli individui, hanno particolari inclinazioni: alcuni sono portati all'ira, altri all'audacia, altri alla viltà.
Tutti sanno che, sotto un buon condottiero, non ha grande valore la fortuna, ma sono a prevalere l'intelligenza e la razionalità.
Non sono tutti liberi quelli che si fan beffe delle loro catene.
E' libertà completa quella di poter fare ciò che si vuole a patto di fare anche qualche cosa che piaccia meno. La vera schiavitù è la condanna all'astensione: Tantalo e non Ercole.
O libertà! libertà! quale regina dell'universo può vantarsi d'avere al suo seguito il corteo d'eroi che tu possiedi in cielo?
Dubito che l'uomo possa mai sopportare contemporaneamente una completa indipendenza religiosa e una totale libertà politica; e sono incline a pensare che, se non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda.
Dove non v'è libertà non può esservi legalità.
Può persino accadere che l'more della libertà sia tanto più vivo presso taluni quanto meno si incontrino garanzie di libertà per tutti. L'eccezione in tal caso è tanto più preziosa, quanto più è rara.
Per essere liberi, per non lasciarsi sedurre dai maestri desiderosi di plagiare anime e plasmare seguaci, è necessario essere intellettualmente poligami e politeisti.
Prima sii libero, poi chiedi la libertà.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.
La libertà, se è indispensabile al progresso di un popolo civile, non è fine a se stessa.