A cattivo principio cattiva fine.— Tito Livio
A cattivo principio cattiva fine.
Il male è tanto più tollerabile quanto più lo si conosce.
Gli uomini sentono più lentamente il bene, che non il male.
Lode al tuo valore e al tuo impegno.
Coloro ai quali per la prima volta arride il successo impazziscono perché non sanno padroneggiare la loro gioia.
Ognuno ha in mano la propria sorte.
Da qualche parte esiste una fine. Solo che non si trova un cartello con scritto "Ecco, questa è la fine", come al gradino più alto di una scala non si trova scritto: "Attenzione, questo è l'ultimo gradino. Non fate un passo oltre."
Non arriverai mai alla fine del viaggio, se ti fermi a lanciare un sasso a ogni cane che abbaia.
Il fine, che non può essere conseguito se non con mezzi cattivi, non può essere un fine buono.
Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Noi sappiamo che la bontà dei fini non giustifica l'uso dei mezzi cattivi. Ma che dire delle situazioni così frequenti oggi, in cui mezzi buoni danno risultati finali che si rivelano cattivi?
Il lieto fine è la nostra fede nazionale.
Più o meno, noi desideriamo veder la fine di tutto ciò che operiamo e facciamo; siamo impazienti di giungere al termine, e lieti di esservi giunti. Soltanto la fine totale, la fine di tutte le fini, noi ce l'auguriamo, di solito, il più tardi possibile.
Fine ultimo di tutto, la fine.
Un fine autentico può fare a meno di speranze e anche di ogni probabilità di essere raggiunto.