Il fine, che non può essere conseguito se non con mezzi cattivi, non può essere un fine buono.— Arturo Graf
Il fine, che non può essere conseguito se non con mezzi cattivi, non può essere un fine buono.
Nessun uomo che viva può pagare tutti i suoi debiti; ma quelli che non si possono pagare bisogna almeno riconoscere.
Primo nemico di se stesso è chi da per tutto vede nemici.
La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
Il pessimismo è un tristo compagno; ma spesso ci guarda, o ci libera, da altri compagni, anche più tristi.
Triste l'uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
A cattivo principio cattiva fine.
Fine ultimo di tutto, la fine.
Da qualche parte esiste una fine. Solo che non si trova un cartello con scritto "Ecco, questa è la fine", come al gradino più alto di una scala non si trova scritto: "Attenzione, questo è l'ultimo gradino. Non fate un passo oltre."
Massimo segno della fine, è il principio.
Il presente non costituisce mai il nostro fine. Passato e presente sono mezzi, solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Il lieto fine è la nostra fede nazionale.
Non arriverai mai alla fine del viaggio, se ti fermi a lanciare un sasso a ogni cane che abbaia.
Noi sappiamo che la bontà dei fini non giustifica l'uso dei mezzi cattivi. Ma che dire delle situazioni così frequenti oggi, in cui mezzi buoni danno risultati finali che si rivelano cattivi?
Un fine autentico può fare a meno di speranze e anche di ogni probabilità di essere raggiunto.