L'uso corregge le leggi.— Tito Livio
L'uso corregge le leggi.
L'abbondanza genera fastidio.
Catone ebbe un ingegno tanto versatile e tanto adattabile ad ogni situazione che, qualunque fosse il settore in cui era impegnato, si sarebbe detto che fosse nato proprio per esercitare quell'unica attività.
Tanto minore è il pericolo, quanto minore è la paura.
Il danno arrecato alla nostra reputazione e al nostro credito è maggiore di quello che può essere eventualmente stimato.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe.
L'interpretazione delle leggi lascia al giudice un certo margine di scelta: entro questo margine chi comanda non è la legge inesorabile, ma il mutevole cuore del giudice.
Le leggi ottime sono le poche e brevi che s'accordano al costume del popolo e al bene comune. Le leggi tiranniche sono molti lacciuoli che ad uno o a pochi sono utili, e non s'accordano col costume pubblico, purché crescano gli pochi autori di esse.
Senza legge non c'è ordine né libertà.
Perché, o stolti, far birberie fuor della legge? c'è tanto posto di farne dentro!
Se, secondo la legge islamica, dalle nostre parti si tagliasse la mano ai ladri, avremmo soltanto dei compositori con una mano sola.
Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caledoscopio.
Le leggi sono le condizioni colle quali uomini indipendenti e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in continuo stato di guerra.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
Le leggi, che pur sono o dovrebbon esser patti di uomini liberi, non sono state per lo più che lo stromento delle passioni di alcuni pochi, o nate da una fortuita e passeggiera necessità.