Lavoro eterno. Paga il governo!— Ugo Foscolo
Lavoro eterno. Paga il governo!
Gli uomini non potendo per se stessi acquistare la propria e l'altrui stima, cercano di innalzarsi, paragonando que' difetti che per ventura non hanno, a quelli che ha il loro vicino. Ma chi non si ubriaca perché naturalmente odia il vino, merita lode di sobrio?
Il coraggio non deve dare diritti per soperchiare il debole.
La ricchezza va stimata più di tutte quelle cose che ella può dare e meno di quelle cose che ella non può dare.
In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano, l'universalità che serve e i molti che brigano.
Ne' tempi licenziosi e tirannici i governi sono sempre ubriachi di lodi e sempre di lodi assetati.
Il Congresso, dopo anni di stallo, è finalmente riuscito ad aprire la via a discussioni informali che potrebbero portare a possibili colloqui formali che potrebbero potenzialmente produrre un qualche tipo di tentativo di accordo...
La migliore approssimazione all'immortalità sulla terra è un ufficio governativo.
Gente, questo governo non è troppo grande per fallire. E' troppo grande per avere successo.
Ogni volta che le persone sono ben informate, possono fidarsi del loro proprio governo.
Il governo meno cattivo è quello che si mostra meno, che si sente meno, che si paga meno caro.
Il miglior governo è quello che ti ricatta il minimo possibile per lasciarti in pace.
Il crimine è contagioso. Se il governo infrange la legge, alimenta il disprezzo per la legge.
Il buon senso ci dice che i tentativi del governo di risolvere i problemi di grandi dimensioni più spesso ne ha creati di nuovi.
Circa il governare non v'ha pur troppo che due partiti veramente savi, o astenersi dal governo, sia pubblico sia privato, o amministrarlo totalmente a vantaggio proprio e non de' governati.
Questo paese, con le sue istituzioni, appartiene al popolo che lo abita. Ogni volta che si stanca del governo attuale, può esercitare il suo diritto costituzionale di modifica dello stesso, o il suo diritto rivoluzionario di smembrarlo o rovesciarlo.