Io vado a letto tardi perché leggo Kant.— Umberto Eco
Io vado a letto tardi perché leggo Kant.
Certo ci sono bibliofili che collezionano a soggetto e persino leggono i libri che accumulano. Ma per leggere tanti libri basta essere topo di biblioteca. Il bibliofilo, invece, anche se attento al contenuto, vuole l'oggetto, e che possibilmente sia il primo uscito dai torchi dello stampatore.
Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria.
L'Ordine o lo si ride dal di dentro o lo si bestemmia dal di fuori; o si finge di accettarlo per farlo esplodere, o si finge di rifiutarlo per farlo rifiorire in altre forme; o si è Rabelais o si è Cartesio.
Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo.
Il giornalista è uno storico del presente, ma non sempre i buoni libri di storia si scrivono in un giorno, spesse volte in un'ora, spesse volte in un minuto.
Guardati dall'uomo d'un solo libro, che ha letto un solo libro.
Il rock è più morto di un morto, lo shock è solo nelle vostre teste. Il vostro sesso e droga è ciò con cui ci cibate, quindi fanculo le vostre proteste, mettetele a letto.
Molte donne vorrebbero sognare insieme con gli uomini senza andarci a letto. Bisogna far loro presente con decisione l'inattuabilità di un tale proposito.
Ho conosciuto delle coppie che stanno in piedi fino alle tre del mattino, ciascuno nella speranza che l'altro finisca col cedere e rifaccia il letto. Forse dopo tutto le nostre madri avevano ragione quando dicevano che chi usa il letto, deve anche rifarlo.
Entro un decennio nessun bambino andrà a letto affamato... nessuna famiglia dovrà preoccuparsi per il pane del giorno dopo.
Ogni uomo che ho conosciuto è andato a letto con Gilda... e si è svegliato con me.
Quando la notte mi corico nel letto e appoggio la testa sul cuscino mi chiedo se oggi sono stata una brava persona. Questi sono i momenti in cui mi sento bella.
L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.
Conobbi un uomo che all'ora della sveglia balzava subito dal letto e faceva un bagno freddo. Ma questo eroismo non serviva a nulla perché, dopo il bagno, doveva saltare di nuovo dentro al letto per scaldarsi.
Sì, pensò, tutto deriva dal fatto che non ti ho ucciso, e che sono venuto a letto con te. Ad ogni modo, in questo non ti sei sbagliata: sono cambiato. Ma non nel modo che credevi tu.