Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.— Victor Hugo
Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.
Chi è soddisfatto è inesorabile. Per il satollo, l'affamato non esiste. Le persone felici ignorano e s'isolano. Alla soglia del loro paradiso, come alla soglia del loro inferno, bisogna scrivere: "Lasciate ogni speranza".
La suprema felicità della vita è la constatazione d'essere amato, e amato per se stesso; anzi diciamo meglio, malgrado se stesso: questa convinzione, il cieco l'ha.
È dall'ironia che comincia la libertà.
Far il poema della coscienza umana, foss'anco d'un sol uomo, del più infimo fra gli uomini, sarebbe come fondere tutte le epopee in un'epopea superiore e definitiva.
C'è nel giorno un'ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l'ora serena del crepuscolo.
I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.
La prescienza di Dio non ha neppure imposto a nessun cattivo una necessità, così che non potrebbe essere diverso.
Il cattivo non può vincere, il finale deve essere edificante... in un modo o nell'altro il cattivo deve morire.
Quando un uomo ha prodotto moltissime parole perde la nozione di quanto esse significhino per gli altri. Solo allora comincia la vera cattiveria del parolaio.
Quando conosco qualcuno, io penso sempre che si tratti di una persona perbene e continuo a pensarlo finché non ho la prova contraria. Se ho la prova contraria, poi, non dico che quella persona è cattiva. Dico: è stata cattiva con me.
Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.
Non c'è scusa nell'essere cattivi, ma vi è un certo merito nel sapersi tale; fare il male per stupidità è il più irrimediabile dei vizi.
I cattivi sono cattivi, Charles. Per quanto una cosa possa non essere colpa loro, sono colpevoli per altri motivi.
Chi chiami cattivo? Chi mira soltanto a incutere vergogna.