Io sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.— Vincent Van Gogh
Io sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.
Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo che gli è riuscito male.
Spesso le persone fanno arte, ma non se ne accorgono.
Quando ci si dice "io non sono pittore" è allora che bisogna dipingere.
Se senti una voce dentro di te che dice 'non puoi dipingere', allora a tutti i costi dipingi e quella voce verrà messa a tacere.
Il pittore che ritrae per pratica e giudizio d'occhio sanza ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d'esse.
Che cosa vana la pittura, che attira l'ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali.
La pittura [...] non s'insegna a chi natura nol concede, come fan le matematiche, delle quali tanto ne piglia il discepolo, quanto il maestro gliene legge.
La pittura può essere insegnata solo a quelli che per natura ne sono stati dotati, a differenza della matematica, in cui l'allievo impara molto più di quello che il maestro gli offre.
Ciò che bisogna dipingere è dato dall'ispirazione, che è l'evento in cui il pensiero è la somiglianza stessa.
Li omini e le parole son fatti. E tu, pittore, non sapiendo operare le tue figure, tu se' come l'oratore che non sa adoperare le parole sue.
La pittura è una lunga fatica di imitazione di ciò che si ama.
Sono cresciuto credendo che l'arte riguardasse le immagini, poi ho conosciuto la musica e mi ritrovo ad essere un artista senza aver mai dipinto.
Il denaro ha perso la sua qualità narrativa, come è accaduto alla pittura tanto tempo fa. Il denaro parla a se stesso.
La pittura viene correttamente chiamata "arte della somiglianza".