I miei misfatti, o donna, Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente Amor di libertà.
So che immago è del cor La forma esterïore; Ma l'immago sovente È Fallace, o languente.
Dell'innocente Sangue versato In scellerata guerra Conta il Cielo le stille, e le schernite Lagrime tutte della stanca terra.
Ahi nome vano, Virtù, ludibrio de' malvagi.
Amiam, che i dì son brevi; Un giorno senza amor, È giorno di dolor, Giorno perduto.
La virtù difese L'iniquità; ma pur soggiacque.
Chi non ama la solitudine non ama la libertà, perché non si è liberi che essendo soli.
La parola libertà serve a esprimere una tensione importante, forse la più importante. L'uomo vuole sempre andare via, e se il luogo dove si vuole andare non ha nome, se è indefinito, senza confini, allora lo si chiama libertà.
Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
Solo nell'illusione della libertà la libertà esiste.
È commovente che quasi tutte le persone siano prigioniere di inutili paure. Le vediamo vivere sotto il peso di fardelli psicologici che le privano della libertà ancor più delle catene del prigioniero.
La libertà non è che una possibilità di essere migliori, mentre la schiavitù è certezza di essere peggiori.
La libertà quando comincia a mettere radici è una pianta di rapida crescita.
La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono.
Una comunità sana è legata tanto alla libertà degli individui quanto alla loro unione sociale.
Prima sii libero, poi chiedi la libertà.
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