Vito Mancuso propone una visione progressista della società in cui l'amore non è solo un sentimento privato ma anche diritto civico. L'autorità sostiene che la maturazione di uno stato o comunità può essere valutata attraverso il rispetto dei vincoli emotivi e affettivo dell'individuo come parte fondamentale del benessere generale della collettività, indicando un ampio spazio per l'esercizio interpersonale libero dalla coercizione. Questa concezione mette in evidenza che la libertà di scegliere le proprie relazioni amorose è non solo essenziale alla crescita personale ma anche al funzionamento equilibrato della società, suggerendo un'interpretazione più ampia dell'amore come diritto fondamentale garantito dallo stato.