La paura segue il crimine, ed è la sua punizione.— Voltaire
La paura segue il crimine, ed è la sua punizione.
Amici miei, o gli astri sono grandi geometri, o sono stati disposti da un eterno geometra.
La geometria, in verità, è soltanto uno scherzo di cattivo gusto.
Non è un acume superiore quello che fa gli uomini di Stato: è il carattere.
Quando s'intraprende una traduzione, occorre scegliere l'autore come si sceglierebbe un amico, ossia di gusto conforme al proprio.
Se Dio ci ha fatti a sua immagine, gli abbiamo reso pan per focaccia.
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
La speranza e la paura ci fanno vedere come verosimile e prossimo rispettivamente ciò che desideriamo e ciò che temiamo, ma entrambe ingrandiscono il loro oggetto.
Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.
Basta avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura.
La paura è il dolore provocato dalla rappresentazione di un male imminente.
La paura è la cosa di cui bisogna aver più paura.
Non dobbiamo aver paura che della paura.
Il terrore consiste in una morbosa sensazione di paura, di qualche cosa che non potrei ben definire neppure io, di un non so che d'inconcepibile, d'inesistente nell'ordine delle cose, ma che pur deve assolutamente, forse proprio in quel medesimo istante, avverarsi.