La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne.
Desiderare la grandezza del proprio paese è desiderare il male dei propri vicini. Chi volesse che la propria patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell'universo.
L'amore è un canovaccio fornito dalla natura e ricamato dall'immaginazione.
Non c'è avaro che non si riproponga di fare, un giorno, una spesa ingente; ma arriva la morte e fa realizzare i suoi progetti all'erede.
Odio le donne perché sanno sempre dove sono le cose.
Io non amo far citazioni; di solito, è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni.
Quanti trascurano la filosofia per dedicarsi alle altre discipline, sono simili ai Proci, i quali mentre desideravano Penelope, se la intendevano con le sue ancelle.
L'uomo che ha gustato una volta i frutti della filosofia, che ha imparato a conoscere i suoi sistemi, e che allora, immancabilmente, li ha ammirati come i beni più alti della cultura, non può più rinunciare alla filosofia e al filosofare.
Se leggiamo ancora le opere della filosofia antica e moderna non è per il contenuto di verità ma per l'emozione estetica che le loro teorie dischiudono ai nostri interrogativi sull'esistenza: tutta la storia filosofica è storia fantastica, tutti i sistemi sono romanzi.
La filosofia non è un'arte che cerca il favore popolare e non è fatta per essere ostentata; non consiste nelle parole, ma nei fatti.
Si possono conoscere i filosofi solo attraverso le loro opere, e in nessun modo con esposizioni di seconda mano.
Filosofo si può solo diventare, non essere. Appena uno crede di esserlo, smette anche di diventarlo.
I filosofi superficiali sono la rovina dell'arte.
Spesse volte le più stupende opere filosofiche sono anche imputate di oscurità, non per colpa degli scrittori, ma per la profondità o la novità dei sentimenti da un lato, e dall'altro l'oscurità dell'intelletto di chi non li potrebbe comprendere in nessun modo.
Essere filosofi non significa soltanto avere pensieri acuti, o fondare una scuola, ma amare la saggezza tanto da vivere secondo i suoi dettami: cioè condurre una vita semplice, indipendente, magnanima e fiduciosa.
La filosofia è propriamente nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.