Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
Che cos'è la politica se non l'arte di mentire a proposito?
Non si è mai disputato se c'è luce a mezzogiorno.
Bisogna essere dei grandi ignoranti per rispondere a tutto quanto ci viene richiesto.
La maggior parte delle leggi sono così palesemente contraddittorie, che ben poco importa con quali leggi uno Stato si governa; ma ciò che molto importa è che le leggi, una volta stabilite, siano osservate.
Per la maggior parte delle persone correggersi vuol dire cambiare i propri difetti.
La generosità è innata; l'altruismo è una perversità acquisita. Non c'è somiglianza.
L'essere egoisti non significa vivere facendo i propri comodi, ma chiedere agli altri di vivere secondo i nostri comodi. La mancanza di egoismo invece consiste nel lasciar vivere il prossimo senza interferire nelle sue faccende.
Pensa agli altri, ci dice la società. Ama il prossimo tuo, esorta la Chiesa. A quanto pare, nessuno si ricorda mai del "come te stesso". Se è vero che vuoi conseguire la felicità nel presente, proprio questo, invece, dovrai imparare a fare: amare te stesso.
Vi sono egoisti superficiali e vi sono egoisti incalliti; questi ultimi si chiamano altruisti.
L'unico vero interrogativo è: quanti di coloro con cui hai condiviso le scoperte saranno altrettanto altruisti? E quanti di loro si arricchiranno, grazie alla tua generosità?
Quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità,ed inizierai a riempire quella degli altri,scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena.
Siamo qui sulla terra a fare del bene agli altri. Cosa ci stiano a fare gli altri, non lo so.
L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo.
L'uscire da se stessi incontro all'altro si risolve nella vicinanza, in atteggiamenti di prossimità. Il nostro sguardo deve essere sempre capace di uscir fuori e di farsi prossimo. Non dev'essere autoreferenziale, ma trascendente.
Sviluppare un cuore gentile, un sentimento di vicinanza verso tutti gli esseri, non implica che si debba seguire una pratica religiosa convenzionale.
Il bene è difficile, Dio ci ha dato i Dieci Comandamenti, mentre Satana soltanto uno: fai quello che vuoi.
Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il male e il bene.
Il far tutto il male che si può è uffizio del demonio; il non fare tutto il bene che si deve è azione da bestia.
Solo la fiducia in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
Uno si allontana completamente dal male, quando per amore di Dio comincia a non voler più peccare. Se invece fa ancora il bene per timore, non si è del tutto allontanato dal male; e pecca per questo, perché sarebbe disposto a peccare, se lo potesse fare impunemente.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
M'importava assai poco che l'accordo ottenuto fosse esteriore, imposto, probabilmente temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine, che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
Predica bene colui che vive bene.
Alla fin fine, la via più semplice per essere felici è fare il bene.
Noi uomini viviamo di imitazione, facciamo quello che vediamo compiere da altri.
Ciarpame, ciarpame sono le opere dell'uomo.
Se dietro un grande uomo c'è una grande donna, dietro una grande donna c'è una grande colf.
Qualsiasi uomo può essere lodato, e a ragione. Anche soltanto stando in piedi su due gambe fa qualcosa che una mucca non sa fare.
Non ha maggiore inimico l'uomo che sé medesimo; perché quasi tutti e' mali, pericoli e travagli superflui che ha, non procedono da altro che dalla sua troppa cupiditá.
Se l'uomo può dimenticare o rifiutare Dio, Dio però non si stanca di chiamare ogni uomo a cercarlo perché viva e trovi la felicità.
Gli uomini sono più ottusi che perversi, e i cattivi sono anche più ciechi che cattivi.
Uomo! - Che cos'è la vanità dell'uomo più vanitoso in confronto a quella del più modesto, nel sentirsi, nella natura e nel mondo, «uomo»!
L'uomo è un giocattolo in mano a forze e intenzioni delle quali ignoriamo la vera natura, è un burattino manovrato da impulsi che si accendono al di là dei confini delle nostra ragione.
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