Una parola delicata, uno sguardo gentile, un sorriso bonario possono plasmare meraviglie e compiere miracoli.
Una qualità brillante dà lustro ad un'altra, o nasconde qualche difetto evidente.
I soli che meritano un monumento non ne hanno bisogno; quelli, cioè, che hanno eretto un monumento nelle menti e nelle memorie degli uomini.
Gli unici scrittori impeccabili sono quelli che non hanno mai scritto.
I suoi detti sono come le lettere delle donne: tutta la sostanza è nel poscritto.
C'è un certo genere e un certo grado dell'intelletto sul quale le parole fanno presa, ma in cui le cose non hanno il potere di penetrare.
La gentilezza e la cortesia non sono per nulla sopravvalutate. Sono sottoutilizzate.
La gentilezza sta alla morale come la kinesioterapia sta alla medicina: un massaggio dell'anima e dunque un modo di fare il bene tramite la dolcezza.
A volte le persone gentili hanno tutta l'aria di non esserlo affatto. Possono sembrare severe, rigide, o persino prepotenti. Ma dentro di loro si nascondeva un'enorme diga colma di gentilezza.
Gentile. Esperto nell'arte e nella pratica della dissimulazione.
Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che probabilmente ne hanno più bisogno.
La principale caratteristica della gentilezza disinteressata è di essere irriconoscibile, inconoscibile, invisibile, insospettabile, perché un beneficio che dica il suo nome non è mai disinteressato.
Se non ci dessero nulla coloro che non ci devono nulla, poveri noi!
Chi non si adatta alla gentilezza, per lo più paga il fio della propria superbia.
Gli atti di gentilezza pesano quanto tutti i comandamenti.
Il principe delle tenebre è un gentiluomo.
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