La vera cultura vive di simpatie e ammirazioni, non di antipatie e disprezzo.
Siamo felici perché sorridiamo e non viceversa.
Se credete che dispiacersi o preoccuparsi abbastanza cambierà un evento passato o futuro, allora vuol dire che state su un altro pianeta con un differente sistema di realtà.
Il genio [...] è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto.
Mentre una parte di ciò che noi percepiamo viene dagli oggetti che ci stanno dinanzi, attraverso i nostri organi di senso, un'altra parte (ed è possibile sia la parte maggiore) proviene sempre dal nostro cervello.
Nella profondità dei nostri cuori esiste un angolino nel quale il mistero ultimo delle cose lavora molto tristemente.
Chi ha cari i valori della cultura non può non essere pacifista.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
Come l'amore va cercato fuori del matrimonio, così la cultura va cercata fuori delle sue istituzioni.
Parlare di cultura è sempre stato contro la cultura. Il denominatore comune "cultura" contiene già virtualmente la presa di possesso, l'incasellamento, la classificazione, che assume la cultura nel regno dell'amministrazione.
La cultura degli uomini è divisa in parti uguali in tre aree stagne e comunicanti secondo convenienza: quella del silenzio, quella dell'omissione, quella dell'omertà. Un vero maschio rivelatore lo misuri solo dalla tenacia del suo coma volontario. Non vede, non sente, non parla.
La nostra cultura ci ha resi tutti uguali. Nessuno è più veramente bianco, nero o ricco. Tutti vogliamo lo stesso. Individualmente non siamo niente.
Cultura: l'urlo degli uomini in faccia al loro destino.
La disgregazione culturale può seguire alla specializzazione; ed è la disgregazione più radicale di cui una società possa soffrire.
La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia.
Non è veramente colto chi non sa leggere il proprio cuore.