La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.— Ennio Flaiano
La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.
La parola verità non significa nulla da quando la menzogna è diventata inutile.
Noi viviamo grazie a Dio, in un'epoca senza fede.
La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia.
Roma ha questo di buono, che non giudica, assolve.
La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all'adulazione. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla.
Cultura non è leggere molto, né sapere molto: è conoscere molto.
Il peggior nemico della cultura è la noia, la mancanza di chiarezza, o l'assenza di creatività.
Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
Cultura: grande macchinazione ordita per fabbricare dei professori che, a loro volta, fabbricheranno dei professori che fabbricheranno.
Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.
Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze.
Parlare di cultura è sempre stato contro la cultura. Il denominatore comune "cultura" contiene già virtualmente la presa di possesso, l'incasellamento, la classificazione, che assume la cultura nel regno dell'amministrazione.
La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia.