Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
I rimorsi sono gli impulsi sadici del cristianesimo.
Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti.
Sono fermamente deciso a decimare senza pietà la storia della letteratura in poco tempo. Certo, non voglio che gli storici della letteratura perdano il loro pezzo di pane; devono solo smetterla di guadagnarlo col sangue degli artisti.
Anche in arte il povero non può prendere niente al ricco; mentre il ricco può prendere tutto al povero.
La vera donna inganna per il piacere. L'altra cerca il piacere per ingannare.
Parlare di cultura è sempre stato contro la cultura. Il denominatore comune "cultura" contiene già virtualmente la presa di possesso, l'incasellamento, la classificazione, che assume la cultura nel regno dell'amministrazione.
In una cultura abituata da secoli a frazionare ogni cosa al fine di controllarla, può essere sconcertante scoprire che il medium è il messaggio.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.
Una vasta cultura è una farmacia ben fornita: ma non c'è modo di avere la sicurezza che non ci venga porto del cianuro per curare un raffreddore.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
Chi ha cari i valori della cultura non può non essere pacifista.
La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.
La cultura ha guadagnato soprattutto da quei libri con cui gli editori hanno perso.
La cultura degli uomini è divisa in parti uguali in tre aree stagne e comunicanti secondo convenienza: quella del silenzio, quella dell'omissione, quella dell'omertà. Un vero maschio rivelatore lo misuri solo dalla tenacia del suo coma volontario. Non vede, non sente, non parla.
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