La disgregazione culturale può seguire alla specializzazione; ed è la disgregazione più radicale di cui una società possa soffrire.
Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare.
Il tempo presente e il tempo passato forse sono entrambi presenti nel tempo futuro.
In un minuto c'è il tempo per decisioni e scelte che il minuto successivo rovescerà.
In una terra di fuggitivi, colui che cammina nella direzione contraria sembra che stia fuggendo.
Ciò che avrebbe potuto essere e ciò che è stato puntano a una conclusione, che è sempre il presente.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.
L'uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Per lui la speranza è un fatto reale.
La vera cultura vive di simpatie e ammirazioni, non di antipatie e disprezzo.
La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosa senza sforzo.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
Per amare la cultura occorre una forte vitalità. Perché la cultura in senso specifico o, meglio, classista è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso.
Cultura. Facile da definire. Tutto quello che non pensiamo sia cultura è cultura.
In una cultura abituata da secoli a frazionare ogni cosa al fine di controllarla, può essere sconcertante scoprire che il medium è il messaggio.
Login in corso...