I versi del poeta innamorato non contano.
L'infelicità è essa stessa un vizio.
Il traffico ha reso impossibile l'adulterio nelle ore di punta.
L'uomo è un animale pensante, e quando pensa non può essere che in alto. È questa la mia fede. Forse l'unica. Ma mi basta per seguire ancora con curiosità lo spettacolo del mondo.
L'unico modo di trattare una donna alla pari è di desiderarla come uomo.
Certo, certissimo, anzi probabile.
Nella poesia, nulla è difficile come il principio, tranne forse la fine.
Credo che non vedrò mai una poesia bella come un albero. Ma le poesie le fanno gli sciocchi come me. Un albero lo può fare solamente Dio.
E io sopporto soltanto più poeti, che tra l'altro hanno anche dei pensieri, come Pindaro e Leopardi.
La sfida della grande poesia è il male più brutto, il male tragico, l'irreparabile perdizione o distruzione o condanna dell'innocente.
La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.
Ogni poeta vende i suoi guai migliori.
In ogni poesia vi è una contraddizione essenziale. La poesia è molteplicità triturata e che restituisce fiamme.
Le poesie sono cristalli che sedimentano dopo l'effervescente contatto dello spirito con la realtà.
Lui le diceva: "Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto le senti, ti grattano dentro".
Gli editori credono ciecamente, con apriorismo razzistico, che la poesia sia tabù per la libreria. E lo credono anche i librai.