Viviamo in questo mondo per imparare e per illuminarci l'un l'altro.
Io, è vero, sono volgare. Ma vi giuro che la mia musica non lo è. Allora, c'è un servitore a terra, in ginocchio. E lo sa perché? Non perché vi è costretto, no! Sta solo misurando lo spazio. Sa per cosa? Il letto. Il suo letto nunziale. Per vedere se ci sta! Ah! Ah! Ah!
La perfezione si raggiunge per gradi.
Contro il caso non si può fare nulla e solo Dio può prevedere il futuro.
Buona notte, cara la mia ragazza, cachi nel letto finché non si scassa, stia chiotta chiotta, si stiri il culo fino alla bocca; io vo al paese di cuccagna, per fare anche io un poco di nanna.
Sono sempre molto allegro, perché da quando mi sono allontanato da quella trappola il mio cuore è leggero come una piuma.
Imparare significa scoprire quello che già sai.
Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto.
Chi non ha le ali necessarie quando nasce non gli crescono mai più. Chi non sa per natura piombare a tempo debito sulla preda non lo imparerà giammai e inutilmente starà a guardare come fanno gli altri, non lo saprà imitare.
Dobbiamo imparare bene le regole, in modo da infrangerle nel modo giusto.
Se solo i nostri grandi pensatori imparassero a parlare e i nostri grandi parlatori imparassero a pensare!
Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni.
Gli analfabeti del XXI secolo non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non saranno in grado di imparare, disimparare e reimparare.
I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo.
È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
Imparare senza pensare è fatica perduta; pensare senza imparare è pericoloso.