Senza le mie sedici ore di sonno a notte sono un grande invalido.— Woody Allen
Senza le mie sedici ore di sonno a notte sono un grande invalido.
I miei mi hanno insegnato la carità cristiana a suon di bastonate.
Oggi, più che mai in qualsiasi altra epoca storica, l'umanità si trova a un bivio. Una strada conduce alla disperazione più assoluta; l'altra, alla totale estinzione. Preghiamo il cielo che ci dia la saggezza di fare la scelta giusta.
Penso che far ridere non sia la prima scelta di chiunque.
In quel periodo uscivo con una ragazza e dovevamo sposarci, ma c'era un conflitto religioso. Lei era atea e io agnostico. Non sapevamo senza quale religione educare i figli.
Avevo un buon rapporto, direi, con i miei genitori. Di rado mi picchiavano. Anzi, credo che mi picchiarono, in effetti, una unica volta, durante l'infanzia. Loro cominciarono a picchiarmi di santa ragione il 23 dicembre del 1942 e smisero, non ricordo l'ora, a primavera inoltrata del '44.
La sua insonnia era così grave che non riusciva a dormire durante le ore d'ufficio.
Non aveva ancora acquistato la capacità di mettersi giú a morire ogni sera senza darsene pensiero.
La brezza del mattino ha segreti da dirti. Non tornare a dormire.
Da morto avrò l'eternità per dormire.
Oh benedetto chi ha inventato er letto! Ar monno nun ze dà più bella cosa. Eppoi, ditelo voi che séte sposa. Sia mille e mille vorte benedetto!
Togliti le preoccupazioni coi tuoi vestiti; così che il tuo riposo rafforzi il lavoro, e così il tuo lavoro addolcirà il resto.
Egli non mette la sbarra alla porta: dorme tranquillo.
Il dormiente deve svegliarsi.
La quantità di sonno richiesta dalla persona media è solitamente cinque minuti in più.
Poter addormentarsi quando si è stanchi e poter deporre un peso che si è portato per tanto tempo, è una delizia, è un fatto meraviglioso.