Un peccato di gioventù è quando si è giovani e non lo si commette.
La Dea della Pace può solo marciare a fianco del Dio della guerra e ogni grande azione della Pace ha bisogno dell'aiuto e della protezione della forza.
I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione sono il terrore e la forza.
Non s'impara la storia solo per sapere quello che è successo ma per trovare in essa una maestra dell'avvenire.
Lo Stato non rappresenta un fine ma un mezzo. Esso è la premessa della formazione d'una superiore civiltà umana, ma non è la causa di questa. La causa è riposta solo nella presenza d'una razza idonea alla civiltà.
Le grandi masse non sono fatte di diplomatici o di giuristi, e nemmeno di gente ragionevole, ma sono come i bimbi: ondeggianti e dubbiose.
Ognuno di noi si lusinga di essere un peccatore che ha molto amato e trasgredito e cerca di nascondere a se stesso e agli altri la propria gretta, codarda e timorata povertà di cuore... Per vincere l'aridità è necessario fare i conti con essa.
Chi cade in peccato è un uomo; chi se ne duole è un santo; chi se ne vanta è un diavolo.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
L'unica differenza tra un santo e un peccatore è che il santo ha un passato e il peccatore ha un futuro.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
Ogni volta che riscattiamo un peccato distruggiamo un po' del male che possediamo.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
I peccati esigono calorie, la gola gliele fornisce.
Ciò che viene denominato peccato è invece un elemento essenziale del progresso. Senza di esso il mondo ristagnerebbe, invecchierebbe, diventerebbe insipido.