A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
Ciò che più mi fa arrabbiare è che mi arrabbio.
Un'amante cessa d'esser tale quando comincia a stirarci le camicie.
Qui, fra l'indifferenza degl'italiani, giace l'Italia.
Grandi papi sono quelli che hanno avuto una grande fede e quelli che non ne hanno avuta affatto.
La fedeltà di certe donne pesa più dell'infedeltà di altre.
C'è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.
I peccati della carne non sono nulla. Sono malattie che i medici curano, se proprio devono essere curate. Solo i peccati dell'anima sono vergognosi.
Peccato, diceva un italiano, che non sia un peccato bere l'acqua. Come sembrerebbe buona!
In una bella mattina di primavera, tutti i peccati umani sono perdonati. Un tal giorno è tregua per il vizio. Mentre questo sole si offre per cauterizzare le ferite del peccato, il peccatore più vile può ritornare innocente.
Ogni peccato porta la sua punizione con esso.
L'inizio della salvezza è la conoscenza del peccato.
Il piacere è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.
Il "mondo del peccato" nella nostra vita pubblica si identifica in una grigia, desolante litania di fondi neri, aste truccate, tasse evase, favori illeciti, interessi privati in atti d'ufficio, radiospie, servizi segreti: sempre soldi o potere, che malinconia.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
Ciò che per gli uomini è un peccato, per il diavolo è un motivo di risa.
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