Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
A colui che soffre, le consolazioni di un consolatore felice non hanno un gran valore, e il suo dolore non è per noi ciò che è per lui.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.
Tutta la terra se ha un cuore lo faccia pulsare sul cuore di Dio.
I discorsi non sono che rumore e i libri non sono che carta.
Nell'atto di fede c'è sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente.
Non vi è nulla di più interessante che raccontare i propri peccati ad un uomo onesto o a una donna buona. Ciò è intellettualmente affascinante. Una delle grandi gioie che ci procura un passato immorale è quella di avere tante cose da narrare ai buoni.
Ciò che viene denominato peccato è invece un elemento essenziale del progresso. Senza di esso il mondo ristagnerebbe, invecchierebbe, diventerebbe insipido.
I nostri peccati sono fabbricati in cielo per creare il nostro inferno, di cui evidentemente abbiamo bisogno.
È un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto.
Una testa perversa può risarcire la donna di tutti i peccati che dieci corpi sani non hanno commesso su di lei.
Alcuni si innalzano con il peccato, altri precipitano con la virtù.
Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
Ricopri il peccato con una lamina d'oro, e la forte lancia della giustizia si spezza ancora; armalo di stracci, la paglia di un pigmeo lo trafigge.
C'è una grande differenza tra il non volere e il non saper peccare.