Ciò che si chiama ragione di vivere è allo stesso tempo un'eccellente ragione di morire.
Se la paura della morte è, in effetti, un'evidenza, altrettanto evidente è che questa paura, per quanto grande sia, non è mai stata in grado di contrastare le passioni umane.
Ciò che l'uomo sopporta più difficilmente è di essere giudicato. Di qui l'attaccamento alla madre o all'amante accecata, di qui anche l'amore per le bestie.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Amare qualcuno significa desiderare di invecchiare accanto a lui.
Vivere è far vivere l'assurdo.
Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Se si sappia vivere da vinti, lo si è un po' meno.
Vivrò per sempre o morirò cercando di riuscirci.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Non posso vivere né senza te né con te.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.
Il passato è un'illusione. Devi imparare a vivere nel presente ed accettarti per quello che sei ora. Quello che ti manca in flessibilità e in agilità devi acquisirlo con la conoscenza e la pratica costante.
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