Imparare a lasciar vivere chi non ha altro da fare.
È sempre stata la debolezza dell'intellettuale creativo piegare un rutto che non viene all'intelligenza che deborda.
Per essere liberi, basta accontentarsi di essere infelici e da soli.
La battaglia per impedire all'altro è la stessa che ti sottrae ogni energia per poi permettere a te di fare qualcosa.
E' ora che le donne e i gay si rendano conto che i primi uomini o sono loro o altri non c'è n'è al mondo.
Quando qualcuno non sa cosa concepire e non è una donna, concepisce un aforisma.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Il mistero dell'esistenza umana non consiste nel rimanere vivi, ma nel trovare una ragione per vivere.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.
Non posso vivere né senza te né con te.
Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere.
E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo.
A ben considerare, il nostro cosìdetto senso di vivere non consisterà, forse, nella previsione di poter ripetere infinite volte ciò che una volta campiamo?
Non c'è motivo di credere che uno sia vissuto a lungo perché ha i capelli bianchi o le rughe: non è vissuto a lungo, ma è stato al mondo a lungo.
Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.
Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.