Il vero amore è eccezionale, due o tre volte in un secolo all'incirca. Per il resto, vanità o noia.
Al termine di ogni esperienza non si diventa saggi si diventa esperti. Ma in che cosa?
Per essere felici non ci si deve occupare troppo del prossimo.
La gente crede sempre che ci si uccida per una ragione. Ma si può benissimo uccidersi per due ragioni.
Volti tesi, fratellanza minacciata, amicizia sì forte e sì pudica degli uomini fra loro, sono queste le vere ricchezze, poiché sono caduche, ed è in mezzo ad esse che lo spirito meglio sente i propri poteri e i propri limiti, cioè la propria efficacia.
Colui che dispera degli avvenimenti è un vile, ma colui che spera nella condizione umana è un pazzo.
Io non credo all'amore che moltiplica, troppo comodo, è mica un conto in banca.
Non c'è amore sprecato.
Quanto è breve il sentiero che dal finto amore porta al vero.
Perché è scandaloso fare l'amore a 16 anni se si può morire a tutte le età?
Tutti gli amori dell'uomo, ancorché diversi, hanno lo stesso motore.
L'innamoramento è lo stato nascente di un movimento collettivo a due.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce più.
Padre e figlio, madre e bambino, fratello e sorella sono uniti dal cuore; gli innamorati sono uniti dall'anima.
L'amore è l'elemento in cui viviamo. Senza di esso vegetiamo appena.
Amare è meglio che essere amati. E' molto più sicuro.
Ciò che simboleggia meglio la vanità di tutte le cose, fama letteraria compresa, è il fiore di zucca: dura appena lo spazio di un giorno, poi appassisce e muore.
Che cos'è la vanità dell'uomo più vanitoso in confronto a quella del più modesto, nel sentirsi, nella natura e nel mondo, «uomo»
Il piangere si addice solo o ai seduttori che vogliono conquistare con le frasi l'incauta vanità delle donne, o ai sognatori.
Umanità vanitosa, che, non potendo della virtù, ti glorii del vizio!
Credo che in ogni vita ci siano periodi in cui un uomo esiste realmente, e altri in cui egli non è che un agglomerato di responsabilità, di fatiche e, per le teste deboli, di vanità.
La vanità è la passione dominante dell'uomo.
L'ambizione non è che una semplice vanità passata di grado.
È un errore credere che la donna sia vanitosa; ossia, bisogna dire che la donna è vanitosa, ma l'uomo è assai più vanitoso della donna.
La vanità gioca dei brutti scherzi alla memoria.
La vanità sovente, come la gelosia, coincide con l'orgoglio.
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